USA, GIAPPONE E…LA PAURA CINESE
I governi giapponese e statunitense stanno valutando la creazione di un quadro multilaterale per regolamentare l’esportazione di tecnologia avanzata. Giappone e USA sperano nella collaborazione dei partners europei per bloccare le esportazioni di tale tecnologia in Cina.
Sfruttare le più avanzate tecnologie del settore privato per accrescere la propria capacità militare: la Cina non smette mai di stupire! E così, Giappone e USA, preoccupati dall’avanzata economica del Dragone e spaventati da una forza militare ancora poco conosciuta, provano ad allearsi e a cercare alleati. Apparecchiature per la produzione di semiconduttori, crittografia quantistica e intelligenza artificiale, questi i settori, facilmente sfruttabili per palesi violazioni dei diritti umani, che l’amministrazione Biden vorrebbe regolamentare. Chip statunitensi utilizzati per lo sviluppo di armi cinesi; apparecchiature per la produzione di semiconduttori giapponesi e olandesi che seguirebbero la medesima sorte. Certo, l’Accordo di Wassenaar esiste ed è in salute, coinvolge più di 40 Paesi (Russia compresa), ma gli interessi particolari di ciascuno rendono difficile ogni decisione. Da qui la speranza di Giappone e USA di disegnare un nuovo quadro regolamentare con un numero ristretto di partners a tecnologia avanzata. E se gli USA hanno già posto limiti restrittivi alle esportazioni di molte compagnie cinesi (Huawei docet), il Giappone sta valutando l’impatto di simili decisioni sulle aziende giapponesi, preferendo un fronte più avanzato di Paesi a tecnologia evoluta.