SUD-EST ASIATICO SEMPRE PIÙ VICINO ALLA UE
Singapore, Malaysia, Thailandia: il primo Paese, ha già siglato il 19 ottobre 2018 un Free Trade Agreement con la UE, in vigore dal 14 novembre 2019 ed emendato dal 1° gennaio 2023; gli altri due Paesi hanno sottoscritto un Partnership and Cooperation Agreement, atto finale di una serie infinita di negoziati e soggetto a ratifica delle parti.
Lo scorso 20 dicembre il Committee on Customs of the FTA tra UE e Singapore ha adottato la decisione n. 1/22, che modifica il protocollo in materia di origine, in vigore dal 1° gennaio 2023. A parte l’aggiornamento alla versione 2022 del sistema Armonizzato, la decisione prevede la sostituzione della figura dell’esportatore autorizzato con quella dell’esportatore registrato: dal 1° gennaio, gli importatori a Singapore potranno richiedere la preferenza tariffaria solo se l’esportatore UE abbia apposto sui documenti commerciali il proprio numero REX e non più la dichiarazione di origine; queste ultime, comunque, saranno accettate dalla dogana di Singapore fino al 31 marzo 2023. Sei giorni prima, il 14 dicembre, a Bruxelles, Malaysia e Thailandia siglavano un accordo di partenariato e cooperazione con la UE, diretto a consolidare il dialogo politico su questioni di interesse globale e ad offrire maggiori possibilità di collaborazione reciprocamente vantaggiosa in materia, tra le altre, di ambiente, energia, cambiamenti climatici, trasporti, commercio internazionale, occupazione e affari sociali, diritti umani, agricoltura, non proliferazione, antiterrorismo, lotta alla criminalità organizzata e migrazione. Gli accordi dovranno essere ora ratificati dai due Paesi asiatici e d tutti gli Stati membri UE, dopo di che potranno entrare in vigore ed avvicinare ancora di più Asia e UE.
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