22 Agosto 2024

SICUREZZA ECONOMICA, LA STRATEGIA UE

Ridurre al minimo i rischi derivanti da determinati flussi commerciali, nel contesto di crescenti tensioni geopolitiche e veloci cambiamenti tecnologici, preservando, al contempo, i massimi livelli di apertura e dinamismo economici: chiari gli obiettivi perseguiti dalla strategia europea di sicurezza economica, recentemente diffusa dalla Commissione UE.
Non è notizia destinata a popolare le prime pagine dei quotidiani o a raccogliere gli entusiasmi dei social media, ma ormai da tempo l’Unione europea ha individuato una su strategia di sicurezza economica. De resto, nel panorama post pandemico, i rischi presentati da alcuni legami economici stanno evolvendo rapidamente nell’attuale contesto geopolitico e tecnologico, generando sempre più preoccupazioni in materia di sicurezza. L’Unione europea ha deciso di sviluppare un approccio globale per identificare, valutare e gestire in comune i rischi per la sua sicurezza economica. La strategia così ideata propone di effettuare una valutazione approfondita dei predetti rischi in quattro aree: rischi per la resilienza delle catene di approvvigionamento, inclusa la sicurezza energetica; rischi per la sicurezza fisica e informatica delle infrastrutture critiche; rischi correlati alla sicurezza tecnologica e alla fuga di tecnologia; rischi di militarizzazione delle dipendenze economiche o di coercizione economica. La metodologia prevede una valutazione, effettuata dalla Commissione UE e dagli Stati membri in cooperazione con l’Alto rappresentante, ove opportuno, e con il contributo del settore privato, implementando un processo dinamico e continuo; e nella quale trova posto la piena attuazione della disciplina sull’export control e l’adozione di misure dirette a garantirne l’efficacia e l’efficienza.

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