RUSSIA, SANZIONI NO-STOP
Lo scorso 13 gennaio il Consiglio UE ha deciso di prorogare di sei mesi, fino al 1° luglio 2022, le misure restrittive attualmente destinate a specifici settori economici della Federazione russa. La decisione del Consiglio fa seguito all’ultima valutazione dello stato di attuazione degli accordi di Minsk, del 16 dicembre 2021.
La Russia pecora nera, al momento, sullo scacchiere internazionale, la UE si indigna e risponde, come può, ma Putin non pare eccessivamente preoccupato; potere del gas…Al Consiglio Europeo dello scorso 16 dicembre i leaders unionali, scontenti del ritardo russo nell’attuazione degli accordi di Minsk del 2014, hanno deciso, all’unanimità, di rinnovare le sanzioni economiche in vigore contro la Russia. Oltre a queste, la UE ha adottato altre misure in risposta all’annessione illegale della Crimea e della città di Sebastopoli da parte della Russia e alla deliberata destabilizzazione dell’Ucraina, che includono misure diplomatiche, misure restrittive individuali (blocco dei beni e restrizioni di viaggio) e restrizioni specifiche alle relazioni economiche con la Crimea e Sebastopoli. Le sanzioni in vigore, introdotte per la prima volta il 31 luglio 2014, limitano l’accesso di banche e società russe ai mercati dei capitali primari e secondari UE, vietano forme di assistenza finanziaria e di intermediazione nei confronti delle istituzioni finanziarie russe, nonché l’importazione, l’esportazione o il trasferimento, diretto o indiretto, di tutto il materiale militare o dual use, nonché l’accesso ad alcune tecnologie sensibili che possono essere utilizzate nel settore energetico.