RILASCIO EUR1, ALFIN GIUNGEMMO…
“Nell’attuale contesto geo-economico, la pandemia da Covid-19 ed il conflitto russo-ucraino in corso comportano significative ripercussioni sul commercio internazionale: ne deriva l’esigenza, nell’interesse pubblico, di continuare a dotare le imprese nazionali di strumenti idonei a fronteggiare la sfida dei mercati internazionali”.
Resta da comprendere se la soppressione della procedura di vidimazione preventiva dei certificati di circolazione possa costituire “uno strumento idoneo a fronteggiare la sfida dei mercati internazionali”; lo è, indubbiamente, lo status di esportatore autorizzato, cui le aziende sono approdate (non tutte, purtroppo) per annullare i disagi conseguenti a tale decisione; che ci è stata sempre presentata come inevitabile, giusta l’incompatibilità della vecchia procedura agevolativa con l’assetto legislativo unionale vigente e che, ora, viene ammantata di più nobili profili. Tre procedure a disposizione degli operatori: ordinaria, facilitata e full digital. Nel primo caso, flusso della dichiarazione, stampa del certificato e presentazione in dogana per timbro e firma; solo in presenza di un esito della dichiarazione CA, validazione immediata del certificato, salva la possibilità di controlli a posteriori; nel secondo caso, stampa del certificato, vidimato in precedenza dalla dogana, direttamente in azienda, ma riserva ai soli soggetti AEO, titolari di un luogo approvato e che dimostrino oggettive difficoltà operative anche legate alla distanza dall’Ufficio delle Dogane di esportazione; il terzo caso si applica, al momento, unicamente alle operazioni con la Svizzera.