06 Novembre 2023

REINGEGNERIZZAZIONE EXPORT? MAH…

Aleggiava come un fantasma dispettoso, lo sferragliare di catene si percepiva distinto nel silenzio perdurante dell’autorità doganale, alfin giunse, la proroga, non inattesa e mai disdegnata: l’avvio della temuta reingegnerizzazione del processo di esportazione è rinviato a data da destinarsi, non a causa dell’autunnale nebbia…
“La decisione viene assunta alla luce degli approfondimenti condotti nelle riunioni di coordinamento convocate dall’Autorità europea della DG-TAXUD. Tali approfondimenti hanno, tra l’altro, consentito di analizzare gli andamenti dei test in ambiente di addestramento e l’utilizzo del nuovo sistema in ambiente reale. In virtù di quanto precede, la data di adesione obbligatoria è procrastinata e il nuovo termine sarà comunicato con successiva comunicazione”. Un ermetismo da far impallidire Alfonso Gatto e Salvatore Quasimodo! Sensazioni diverse, alla lettura della comunicazione di ADM: stupore, non per il rinvio, ma per il contenuto; disillusione, per l’ennesima occasiona mancata; speranza, che il tempo porti consiglio: all’autorità doganale, in primis. Perchè se la reingegnerizzazione è un tributo dovuto alla disciplina unionale, le modalità, a dir poco disastrose, sono un merito tutto italico. Gli operatori per certo non hanno utilizzato l’ambiente di prova a dovere, così era stato per il nuovo processo di importazione, così si è ripetuto anche ora; ma gli uffici locali sono a digiuno di informazione e formazione sul nuovo processo e fino a quando Roma insisterà a colloquiare con i soli referenti informatici, nella convinzione che la trasformazione digitale non abbia prodromi e conseguenze di tecnica doganale, l’incertezza (l’ignoranza?) continuerà a regnare sovrana sulle aziende.

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