QUANT’E’ DIFFICILE CUMULARE LE SANZIONI!
“Il principio generale del divieto di compensazione tra diverse dichiarazioni doganali (e in genere fiscali) sussiste anche con riguardo (non a una pluralità di dichiarazioni, ma) ai singoli fatti dichiarati all’interno di ciascuna di esse e, in particolare, a ciascun “singolo” di cui essa è composta”: fulgido esempio di nequizia interpretativa o cecità interessata?
L’italica pubblica amministrazione non brilla certo per reattività; e, lato sensu, nemmeno per brillantezza interpretativa e coraggio innovativo; ma l’ottusa pervicacia con la quale ADM ha sostenuto la tesi della sanzionabilità dei singoli di una dichiarazione doganale, in spregio a una sistematica lettura del dettato normativo e a una sempre più asfissiante giurisprudenza, avrebbe meritato, forse, qualche parola nella circolare pubblicata il 29 novembre, la quale, ad un estraneo alle questioni doganali, potrebbe apparire quale meritorio intervento chiarificatore e non quale riparazione ad un pluriennale scempio. Ed è curioso che ciò avvenga proprio ora, quando sempre più alti si innalzano i peana al rispetto del requisito unionale della proporzionalità e si lavora da una revisione del sistema sanzionatorio in ossequio a tale principio. E sia: qualora si debbano sanzionare più singoli della medesima dichiarazione, si applichi il cumulo giuridico, aumentando la sanzione più grave di un quarto del suo importo e senza considerare i nuovi singoli, eventualmente mersi in sede di accertamento e ricorrendo al cumulo materiale (somma delle singole sanzioni) solo quando il primo sia sfavorevole al contribuente. Un po’ di coraggio e si sarebbe potuto chiarire meglio il concetto generale di continuazione e concorso in presenza di più dichiarazioni sanzionabili; lo so, siamo proprio incontentabili.