NUOVO EXPORT? NE RIPARLIAMO IN AUTUNNO
Anche quest’anno non poteva mancare la sorpresa agostana, le nostre pubbliche amministrazioni hanno una naturale propensione a interferire nelle meritate vacanze di noi tutti. E così, la reingegnerizzazione delle dichiarazioni di esportazione e di transito non renderà ancora più amara la ripresa dell’usato lavoro, se ne riparlerà, forse, in autunno.
A dire la verità proprio tutta, non ci avevamo creduto; troppo singolare pensare di revisionare un processo di importanza esiziale per il nostro Paese, come quello di esportazione, con ancora nella mente ombrelloni e vette immacolate, una parte degli italiani ancora lontana dal posto di lavoro. Se la giustificazione dei rinvii plurimi dell’avvio del nuovo regime di importazione era stata individuata nella scarsità delle dichiarazioni di prova presentate dagli operatori nel periodo transitorio, sarebbe mai stata possibile un’inversione di tendenza nel sacro mese dedicato al riposo? La ripresa di settembre, poi, per mille ragioni, è un momento delicato della vita aziendale, gravarla dell’ulteriore onere delle novità doganali non era comportamento consigliabile. Lo scrivevamo a marzo, lo troviamo confermato oggi. Dopo tanti rumors, il 21 agosto è stata pubblicata la comunicazione ufficiale: “Facendo seguito alla nota indicata a margine, alle riunioni di coordinamento avute con l’Autorità europea della DG-TAXUD, le software house e le associazioni di categoria, in considerazione dell’andamento dei test in ambiente di addestramento e dell’utilizzo dei nuovi sistemi in ambiente reale…” dall’8 giugno al 6 novembre gli operatori possono aderire, in ambiente reale, alle nuove fasi funzionali dei servizi export e transito; dal 7 novembre i nuovi tracciati saranno obbligatori per tutti. Forse…