22 Agosto 2024

INCOSTITUZIONALE LA CONFISCA DOGANALE APPLICATA ALL’IVA?

Fosche nubi popolano il cielo dell’Iva: le Sezioni Unite della Corte di Cassazione tacciano di incostituzionalità, richiedendo l’aiuto della Corte Costituzionale, l’art. 70, primo comma, D.P.R. n. 633/72, laddove, richiamando la normativa doganale, non esclude l’applicabilità della confisca prevista dal TULD; e partendo dalla premessa che…
“Costituisce giurisprudenza assolutamente consolidata (v. ex multis Cass. n. 16109 del 29/07/2015; Cass. n. 8473 del 6/04/2018; Cass. n. 5962 del 28/02/2019), sulla scorta di ripetute affermazioni della Corte di giustizia, che l’Iva all’importazione non è un diritto di confine (riconducibile all’art. 34 TULD) al pari dei dazi doganali ma, quanto alle sue caratteristiche, è la medesima imposta dell’Iva intraunionale”. Quale sfrontato marrano avrà mai osato profferire simili, inusitate castronerie? “Solo” le Sezioni Unite della Corte di Cassazione; la solita magistratura fumosa e inconcludente, dirà qualcuno; ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere, direi io. Eh sì, perchè se l’Iva all’importazione non fosse un diritto di confine, non dovrebbe essere applicabile la sanzione della confisca doganale; ma poiché così non sembra lasciare intendere l’art. 70, primo comma, D.P.R. n. 633/72 (“Si applicano per quanto concerne le controversie e le sanzioni, le disposizioni delle leggi doganali relative ai diritti di confine…”), ecco la rimessione della questione alla Corte Costituzionale. Il tutto, mentre il Consiglio dei Ministri (come abbiamo scritto altrove) licenziava il testo della nuova normativa doganale italiana, che ricomprende espressamente l’Iva all’importazione tra i diritti di confine, facendosi beffa di giudici nazionali ed europei. No, non c’è nemmeno da ridere.

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