IN FRANCIA, IVA ALL’IMPORTAZIONE AUTOLIQUIDATA
Dal prossimo 1° gennaio in Francia la dichiarazione e il pagamento dell’Iva sulle operazioni di importazione e, in generale, di uscita da un regime sospensivo, non avverranno più sulla dichiarazione doganale, ma saranno oggetto di autoliquidazione; l’obbligo coinvolge tutti i soggetti passivi d’imposta registrati in quel Paese.
Il 1° gennaio 2022 la gestione e la riscossione dell’Iva sulle importazioni e sulle operazioni di chiusura dei regimi sospensivi passerà dalla Direzione generale delle Dogane e delle Imposte Indirette alla Direzione generale delle Finanze Pubbliche (cui è trasferita anche la competenza sui regimi fiscali sospensivi applicati in Francia e nei dipartimenti di Martinica, Guadalupa e Réunion); ciò comporta, quale conseguenza, una diversa modalità di dichiarazione e riscossione dell’imposta, obbligatoria per tutti i soggetti passivi d’imposta in Francia, mentre coloro che, pur non essendo fiscalmente identificati in quel Paese, si dovessero trovare a importare beni in quel Paese, continuerebbero a liquidare l’Iva sulla dichiarazione doganale. La nuova modalità di riscossione si applica a tutte le operazioni, comprese le importazioni, per le quali l’Iva divenga esigibile a decorrere dal 1° gennaio p.v.; al fine di agevolare le procedure aziendali, il giorno 14 di ogni mese sarà disponibile online una dichiarazione precompilata, sulla base dei dati risultanti dalle dichiarazioni doganali presentate il mese precedente; i soggetti interessati dovranno completare la dichiarazione con i dati mancanti, in particolare con l’importo dell’imposta portata in detrazione.