GUM, CHI ERA COSTUI?
Cosa sia il Guarantee Management System (GUM) ovvero il sistema unionale telematizzato di gestione delle garanzie, non è nozione cognita ai più, anche grazie a una inefficace comunicazione (di successo) di chi quel sistema dovrebbe gestire; non che sia una novità, la difficile comunicazione. Ma il mese di marzo, qualche novità l’ha vista.
La garanzia è una copertura finanziaria relativa ai dazi e alle altre imposizioni, unionali e nazionali, temporaneamente sospese, richiesta sia per le obbligazioni sorte (si pensi all’istituto del conto di debito), sia per le obbligazioni potenziali (i regimi speciali). Il sistema di gestione delle garanzie consentirà la concessione e la gestione delle autorizzazioni per le garanzie globali e il loro monitoraggio, ad eccezione di quelle relative al regime del transito, riservate al sistema NCTS; la gestione della garanzia prevede la registrazione, la verifica dell’esistenza e della validità, il monitoraggio dell’importo di riferimento e lo svincolo. La portata innovativa del Codice doganale dell’Unione si ritrova nell’obbligo della garanzia per tutti i regimi speciali e per la temporanea custodia, nella sua validità possibile in più Stati membri e, soprattutto, nell’obbligo generale di effettuare tutte le comunicazioni con mezzi elettronici, al fine di migliorare la tracciabilità, l’affidabilità e l’integrità dei dati. Ecco così svelata la necessità di un sistema telematico di gestione delle garanzie; l’11 marzo è stata rilasciata una nuova versione del Customs Decision System, al fine di implementare la componente centrale del GUM (composto da una componente centrale, GUM 1e da una componente nazionale, GUM 2), mentre il 7 marzo è stata pubblicata una Business User Guide, per illustrare le pietre angolari del sistema.