Dual use ed export control
Le imprese stanno acquisendo sempre più consapevolezza dell’importanza della trade compliance nell’ambito dei processi aziendali. La conformità alle regole che disciplinano le transazioni commerciali di beni, servizi e tecnologie sensibili per la sicurezza è fondamentale per tutti gli operatori economici. La normativa del duplice uso sta cambiando ed è sempre più importante eseguire uno screening aziendale dei processi e dei prodotti potenzialmente a duplice uso.
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Gestire il flusso di esportazione
Vendita, spedizione, non imponibilità, Incoterms, certificato di origine, restituzioni all’esportazione, REX, plafond. Terminologia complessa, operazioni complesse. Conosciamo davvero il flusso export, l’iter operativo che si nasconde dietro l’esportazione di merce, gli attori coinvolti, le competenze della dogana, l’espletamento dei controlli, le amministrazioni interessate? Una guida sicura per scelte consapevoli.
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Gestire il flusso di importazione
Ordine, spedizione, consegna, Incoterms, transit time, diritti doganali, detentions, demurrrage, soste. Terminologia complessa, operazioni complesse. Conosciamo davvero il flusso import, l’iter operativo che si nasconde dietro l’importazione di merce, gli attori coinvolti, le competenze della dogana, l’espletamento dei controlli, le amministrazioni interessate (PFC, veterinario, fitosanitario, carabinieri, etc.)? Una guida sicura per scelte consapevoli.
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Gli accordi di libero scambio
Conoscere la geografia della politica internazionale e la mappa delle relazioni tra i Paesi è fondamentale per pianificare correttamente le transazioni commerciali di acquisto e vendita. Gli accordi di libero scambio, non solo quelli conclusi dalla UE, cercano di instaurare rapporti che facilitino scambi di beni e penetrazione sui mercati. Sapersi muovere in questo scenario è la base per pianificare l’internazionalizzazione dell’attività o la delocalizzazione produttiva.
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I contingenti tariffari
I contingenti tariffari consentono di importare un quantitativo predeterminato di un prodotto a un dazio inferiore rispetto all'aliquota prevista dalla tariffa doganale. Si tratta di un metodo “protezionistico” di tutela della produzione comunitaria, volto a scoraggiare l’importazione di beni che potrebbero nuocere l’economia unionale. Esistono diverse tipologie di contingente e diversi metodi di attribuzione del contingente stesso. Te li presentiamo.
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I documenti di trasporto
Ogni tipologia di trasporto genera una lettera di vettura, B/L, AWB o CMR che sia. Ogni lettera di vettura genera una serie di responsabilità in capo al proprietario delle merci. Logistica e dogana sono, ormai, un unico universo, mondi divisi, ma parlanti, i documenti di trasporto sono parte integrante del processo doganale ed è importante conoscerli e saperli gestire. Imparerai a compilarli, leggerli, conservarli e a sostenere il contraddittorio con l’autorità doganale.
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Il dazio: nozione e tipologie
Da quando è stato elevato a. misura protezionistica per eccellenza dai sostenitori del nazionalismo economico, il dazio è tornato protagonista anche delle discussioni accademiche. Ma cos’è il dazio? E come si calcola? Quante tipologie ne esistono? Chi decide la sua applicazione? Per non parlare dei dazi antidumping e compensativi, provvisori e definitivi, delle indagini unionali, dei poteri della Commissione UE. Sapere quanto si paga per pianificare con tranquillità.
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Il deposito doganale
Scopo della revisione dei flussi di approvvigionamento è una riduzione dei costi. Solo dei beni o anche degli oneri doganali? Perchè pagare un dazio sullo stock di magazzino? Perchè pagare l’Iva in dogana quando si può preservare la liquidità aziendale? Il deposito doganale e il deposito Iva, se utilizzati correttamente, garantiscono fluidità delle operazioni e difesa delle casse aziendali. Scopriamoli insieme, per evitare sorprese.
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Il materiale di armamento
Nel 2018, sono state pubblicate le ultime due Direttive dell’Unità per le Autorizzazioni dei Materiali di Armamento (UAMA) relative alla movimentazione di materiali d’armamento da e verso gli Stati membri dell’Unione Europea, i Paesi aderenti allo Spazio Economico Europeo e i Paesi Terzi, secondo quanto stabilito dalla normativa nazionale (legge n. 185/90). Una normativa di settore, che interessa numerosi operatori, scopriamo definizioni, regole e controlli.
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Il perfezionamento attivo
Non solo un saving sui costi del personale, anche la ricerca di un expertise settoriale può portare a pianificare una produzione aziendale all’estero, utilizzando beni e componenti nazionali. Per non parlare dei resi ai fornitori, perla riparazione o la sostituzione di beni. Ma quando il prodotto rientra, i diritti doganali sono un onere da considerare. Sempre? Possiamo, se non evitarli, almeno, ridurli? Il perfezionamento passivo può regalare piacevoli sorprese.
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Il sistema delle customs decisions
Il legislatore unionale vuole una dogana paperless; le comunicazioni tra dogane e tra dogane e operatori economici deve correre sulla via telematica. Dal mese di ottobre 2017 la maggior parte delle autorizzazioni doganali (decisioni) deve essere richiesta su un portale comunitario, appunto il Trader Portal, Come accedervi, di quali autorizzazioni si deve disporre, le differenze tra MAU, Trader Portal e GT Portal, seguiteci e questo mondo non sarà più oscuro.
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Introduzione agli Incoterms
Il primo passo di una vendita/acquisto in/da un mercato estero è la predisposizione di un’offerta. Non basta concordare il costo del prodotto; si deve anche stabilire il termine di resa della merce. Nel commercio internazionale è fondamentale conoscere le obbligazioni in campo al venditore e all’acquirente. Sbagliare il termine di resa, significa mettere le basi per problemi futuri. Non i soliti Incoterms, ma gli Incoterms per ogni azienda, calati nella realtà logistica.
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L’accertamento doganale
Per quanto tempo siamo sotto la spada di Damocle dell’autorità doganale? Quando possiamo sentirci tranquilli? Quanto tempo ho a disposizione per correggere eventuali errori presenti nella dichiarazione doganale? Ci aiuta l’istituto della revisione dell’accertamento. Come si gestisce una revisione; qual è la differenza con la rettifica; quali sanzioni si rischiano e quali campi possono essere rettificati; risposte chiare e semplici, per una gestione più sicura.
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L’ammissione temporanea
Alcune merci, introdotte nella UE per motivi specifici, ad esempio per un'esposizione o una dimostrazione commerciale, ma anche gli imballaggi, destinati a circolare dentro e fuori l’Unione, sono esenti da dazi doganali a condizione espressa che vengano riesportate entro un determinato periodo di tempo, se vincolate al regime di "ammissione temporanea". Come, quando, perchè e per quali beni richiederla, te lo insegniamo noi, potrebbe interessare anche la tua azienda.
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L’autorizzazione AEO
Una autorizzazione che misura la compliance della società, non dei processi doganali, prestigiosa, perchè stringe un rapporto di affidabilità e riconosciuta a livello internazionale: l’AEO apre le porte ad una serie di agevolazioni e semplificazioni senza precedenti, occasione per dare dignità al processo doganale. Compliance anche amministrativa, logistica e di sicurezza; conoscere le regole e le interpretazioni per avvicinarsi all’audit doganale con serenità.
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L’origine preferenziale
Oggi più che mai è importante determinare l’origine preferenziale dei beni prodotti e commercializzati. I benefici garantiti ai clienti esteri si trasformano in opportunità di business, la certificazione dell’origine ai clienti nazionali accresce il grado di affidabilità. Le possibili conseguenze penali di comportamenti poco attenti confermano l’importanza di conoscere i segreti per la corretta determinazione dell’origine preferenziale delle merci.
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L’origine non preferenziale
Molti Paesi ci chiedono di attestare il “made in” sui nostri prodotti. Ma quando è obbligatorio? Quali sono le regole da rispettare? E quando, invece, importiamo da Paesi terzi, quali accortezze dobbiamo rispettare per non incorrere nell’accusa di falsa o fallace dichiarazione di origine e per evitare fastidiose conseguenze di natura penale? Tante domande meritano risposte chiare, esempi tratti da prassi e giurisprudenza, attenzione al business aziendale.
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La Brexit operativa
Brexit politica, prima; Brexit economica, poi. Sono passati un po' di mesi, ormai, dl divorzio con UK, ma i molti dubbi operativi non sono stati ancora fugati. La merce UE di ritorno, le regole di origine e la relativa dichiarazione di preferenzialità, l’interpretazione dell’Incoterm DDP, il consignment stock e molto altro. Non è più tempo di leggere trattati ed elargire filosofia politica ed economica. Parliamo di problemi; e, soprattutto, risolviamoli.
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La classificazione doganale
L’individuazione della corretta voce doganale permette di conoscere i dazi, le misure di politica commerciale e le restrizioni connesse a una specifica merce, di determinare le corrette regole di determinazione dell’origine preferenziale e del “made in” e il rispetto della disciplina del duplice uso. Non occorre diventare esperti di una materia troppo vasta, ma possedere gli strumenti necessari per poter gestire in autonomia il processo di classificazione aziendale.
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La determinazione del valore in dogana
L’importazione è il momento più delicato dell’attività doganale perché è in quel momento che vengono pagati i dazi doganali. I dazi si calcolano sul valore doganale delle merci che non è (sempre) il valore di fattura; un valore dinamico fatto di somme algebriche che aumentano e diminuiscono la base imponibile da dichiarare. Quali sono gli elementi che incidono così tanto nel calcolo dei tributi? Di quale documentazione devo disporre in caso di controlli doganali?
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La dichiarazione doganale
Tanti campi, tante informazioni, tanti codici, una lingua sconosciuta. Ogni azienda riceve, più o meno rapidamente, le dichiarazioni doganali di importazione ed esportazione emesse per suo conto, ma perle interpretare è discorso diverso; e la compliance richiede un controllo dei documenti. Cosa rappresentano quei numeri apposti dentro le caselline? Come sono stati dichiarate le informazioni in dogana? Imparare a leggere per saper controllare.
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La dogana riscrive l’e-commerce
In un periodo grigio e difficile, complice anche il periodo di lockdown forzoso, le vendite online sono cresciute in misura esponenziale; e la modifica delle abitudini dei consumatori potrebbe non essere temporanea. La dogana, nella sua opera di dematerializzazione dei processi, di recente è intervenuta per disciplinare ed agevolare la gestione doganale delle transazioni online e dei relativi resi, a testimonianza di un interesse e di un bisogno sempre più diffuso.
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La nuova dogana 4.0
Cambiano gli scenari geopolitici internazionali, cambiano le transazioni commerciali, deve cambiare anche la dogana. A Bruxelles lo hanno ben compreso: revisione dei processi di dichiarazione sommaria (ICS2), single window doganale, soppressione del DAU, in import, con un “semplice” data set di informazioni, integralmente telematizzato, EIDR, sdoganamento centralizzato. Conoscere per gestire il cambiamento, senza subirlo.
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La pianificazione doganale
Oggi più che mai conoscere le tematiche doganali è fondamentale per tutte le imprese che vogliono prevenire e gestire il rischio aziendale. Una periodica pianificazione doganale, che coinvolge tutti i settori aziendali con il fine di individuare opportunità di saving e prevenire conseguenze tributarie, amministrative o penali è uno strumento di garanzia e di sicurezza. Ogni business è diverso, ogni pianificazione è diversa, le nozioni di base sono comuni.
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Perfezionamento passivo
Non solo un saving sui costi del personale, anche la ricerca di un expertise settoriale può portare a pianificare una produzione aziendale all’estero, utilizzando beni e componenti nazionali. Per non parlare dei resi ai fornitori, perla riparazione o la sostituzione di beni. Ma quando il prodotto rientra, i diritti doganali sono un onere da considerare. Sempre? Possiamo, se non evitarli, almeno, ridurli? Il perfezionamento passivo può regalare piacevoli sorprese.
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Rappresentanza in dogana e mandato
Lo spedizioniere doganale è il rappresentante in dogana del dichiarante. Ma non solo, può divenire dichiarante esso stesso. Quanti tipi di rappresentanza esistono, le differenze, le conseguenze della scelta sono domande che dobbiamo farci. E il mandato, serve davvero? Corriamo dei rischi firmandolo? Impariamo a distinguere le diverse tipologie di mandato e di rappresentanza e a comprendere come meglio tutelare contrattualmente la nostra azienda.
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Royalties e transfer pricing
Quando si corrispondono diritti di licenza per l’importazione dei beni in Europa, questo costo va, in linea di principio, dichiarato in dogana. Quando ci sono delle transazioni Intercompany che generano adjustment dei prezzi a posteriori, anche questi devono essere dichiarati in dogana indipendentemente da chi è il principal della costruzione del TP. Ma è davvero sempre così? Cosa rischiamo e come rimediare secondo il Codice, la dogana, la giurisprudenza.
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