DOGANA PIU’ SEMPLICE PER LA CANTIERISTICA DA DIPORTO
Obiettivo: ridurre gli oneri amministrativi per la cantieristica nazionale, dovuti soprattutto agli elevati importi da garantire per le lavorazioni svolte in regime di perfezionamento attivo. Risultato: semplificazioni procedurali per lo svolgimento delle attività di manutenzione e refitting delle imbarcazioni da diporto non unionali. Così parlò l’Agenzia ADM.
Un settore importante dell’economia nazionale, quello della nautica da diporto, che vale, nel 2021 2,8 miliardi di euro e destina l’86% della produzione all’esportazione. Nautica da diporto e cantieristica navale rappresentano, unitamente alle attività di logistica portuale ed ai trasporti marittimi, gli elementi essenziali dell’economia del mare italiana. Ma la cantieristica, come tutto il tessuto economico nazionale, è popolata principalmente da piccole e medie imprese, che mal digeriscono le barriere burocratiche e i costi non indifferenti connessi alle attività di manutenzione e refitting delle imbarcazioni da diporto, diretta discendenza dell’applicazione al settore dei regimi doganali dell’ammissione temporanea e del perfezionamento attivo. L’Agenzia ADM ha ora compendiato in unico documento l’analisi delle semplificazioni destinate al settore, individuando le lavorazioni da svolgersi in ammissione temporanea, con formalità ridotte e senza prestazione di garanzia e quelle che necessitano il ricorso al perfezionamento attivo, riducendo, tuttavia, in tale ipotesi, gli importi da garantire (fino al massimo del 50% o del 30% dell’importo di riferimento della garanzia ai fini Iva), riduzione che può trasformarsi in un esonero per i cantieri in possesso dello status di AEO