DEPOSITI FISCALI, DISCIPLINATO L’ESERCIZIO TRANSITORIO
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, con effetto dallo scorso 30 maggio, l’atteso decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze che disciplina le modalità dell’esercizio transitorio in regime di deposito fiscale dei depositi commerciali di modesta capacità di stoccaggio, in luogo della sospensione dell’attività disposta da ADM.
Il deposito fiscale può essere autorizzato ai depositi commerciali di gas di petrolio liquefatti di capacità inferiore a 400 metri cubi e ai depositi commerciali di altri prodotti energetici di capacità inferiore a 10.000 metri cubi, a condizione che effettui forniture di prodotto in esenzione da accisa o ad accisa agevolata o trasferimenti di prodotti energetici in regime sospensivo intra od extra UE, in misura pari ad almeno il 30 per cento del totale delle estrazioni di un biennio. In assenza di tale circostanza, l’autorità doganale sospende l’autorizzazione e, se entro un anno i presupposti non sono ripristinati, procede a revocare l’autorizzazione; in luogo della sospensione, la dogana può autorizzare, per dodici mesi, un esercizio transitorio, previa prestazione di garanzia.
Questo il dettato del TUA, così come emendato nel 2022, che rimandava le disposizioni operative ad un decreto attuativo. Il testo ora pubblicato dispone che entro 20 giorni dall’avvio del procedimento di sospensione, la dogana avvisa l’operatore della possibilità dell’esercizio transitorio, monitorato e controllato dall’autorità doganale e chiede la prestazione di una garanzia, pari al 100% dell’accisa gravante sui beni estratti nel mese solare precedente, prestata, entro dieci giorni, in contanti o in titoli di Stato. La procedura si applica retroattivamente anche ai soggetti che hanno la licenza sospesa o in via di sospensione.
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