DEFINITO IL NUOVO ACCORDO UE-CILE

Sono molti gli accordi negoziati dall’Unione europea in via di conclusione o di ratifica (si pensi ai Paesi Mercosur, del West Africa, all’Australia e alla Nuova Zelanda); e molti sono gli accordi in via di revisione, ad esempio con il Messico e con il Cile: con quest’ultimo Paese i negoziati sono terminati, dando vita ad una partnership più moderna e profonda.

Lo scorso 9 dicembre si sono conclusi i negoziati tra UE e Cile per la sottoscrizione di un Advanced Framework Agreement. Un accordo storico, come lo definisce la Commissione europea; di certo, più moderno e di fondamentale importanza geopolitica, elevando il partenariato tra le parti da un piano strettamente economico ad un livello superiore per rafforzare il dialogo politico, approfondire la cooperazione e promuovere opportunità commerciali e di investimento. In particolare, l’accordo pone l’accento su valori condivisi come i diritti umani, il commercio sostenibile e la parità di genere e rafforza la cooperazione sulle sfide globali, come la lotta contro cambiamento climatico e alla protezione dell’ambiente.

Legami economici più stretti consentiranno alla UE di diversificare e rafforzare la propria resilienza economica, aumentando le opportunità per le esportazioni e migliorando l’accesso a materie prime critiche come il litio. Il 99,9% delle esportazioni unionali sarà esente da dazi, il che dovrebbe aumentarne il volume complessivo a 4,5 miliardi di euro; facilitazione di accesso a materie prime e combustibili puliti, cruciali per il traghettamento verso la green economy, come litio, rame e idrogeno; una maggior attenzione alle prestazioni di servizi (telecomunicazioni, trasporti marittimi e servizi finanziari): le transizioni digitale ed ecologica a guidare le scelte, anche in materia di energia.

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