DAL 2024 NIENTE DAZI IN SVIZZERA, MA NON PER TUTTO
La pandemia e la conseguente crisi economica hanno colpito l’intero globo ed ogni Paese studia e adotta le misure necessarie per avviare e sostenere una ripresa che, se già iniziata, spesso appare debole. Anche la dogana può avere un peso decisivo in tale processo, l’imposizione daziaria è un costo che pesa sul bilancio delle aziende.
Certo, la decisione del Consiglio federale di Berna lascerà stupiti molti, almeno tutti coloro che studiano complesse soluzioni per garantire la ripresa economica post pandemica, senza rendersi conto che basterebbe eliminare determinati costi, che le aziende incorporano necessariamente nel prezzo finale dei beni, per aiutare il circolo virtuoso che parte dalla crescita dei consumi. In Svizzera, una simile, banale deduzione deve esser stata fatta se, a decorrere dal 1° gennaio 2024, nessun dazio sarà riscosso a fronte dell’importazione di prodotti industriali. Per far ciò, la Confederazione Elvetica metterà mano alla Tariffa doganale (emendamento già approvato nello scorso mese di ottobre), semplificando il capitolo dedicato ai prodotti industriali ed elencando quali tra questi potranno beneficiare dell’esonero dal pagamento dei dazi. Il D-day della rivoluzione daziaria (Trump, chi era costui?) è stata fissato al 1° gennaio 2024 per ridurre al minimo gli impatti della transizione alle nuove misure; tutti gli attori della catena economica, comprese le amministrazioni pubbliche, godranno, in tal modo, di tutto il tempo necessario per provvedere all’adozione degli adattamenti tecnici e delle disposizioni organizzative conseguenti al nuovo assetto doganale.