CYBERSECURITY DUAL USE STYLE

Giovedì 9 settembre entrerà in vigore la nuova normativa unionale in materia id trasferimento di beni a duplice uso. La considerazione della centralità del ruolo delle dogane nel controllo delle esportazioni ha comportato una omogeneità terminologica tra Codice dell’Unione e disciplina dual use. Ma non solo.

Dell’essenzialità del contributo degli esportatori, degli intermediari e, in generale, di tutte le parti coinvolte nei processi di esportazione di beni a duplice uso per la corretta gestione dei controlli dettata dal legislatore, abbiamo detto; della centralità dei PIC (Programmi interni di conformità), strumenti imprenditoriali di valutazione dei rischi e di assunzione di responsabilità, anche. Dell’inclusione nella rete delle nuove disposizioni degli strumenti di sorveglianza informatica, scriviamo ora. “I rischi associati riguardano, in particolare, i casi in cui i prodotti di sorveglianza informatica sono appositamente progettati per consentire l’intrusione o l’ispezione approfondita di pacchetti nei sistemi di informazione e telecomunicazioni al fine di effettuare una sorveglianza dissimulata di persone fisiche attraverso il monitoraggio, l’estrazione, la raccolta o l’analisi di dati, compresi i dati biometrici, da tali sistemi”. Gli usi illeciti delle nuove tecnologie, in un frenetico evolversi di soluzione sempre più sofisticate e dalle molteplici applicazioni, non poteva sfuggire al legislatore; il quale, come per ogni altro bene dual use, rimette alla valutazione dei soggetti privati l’analisi dei possibili rischi e delle soluzioni gestionali appropriate, consacrate nei PIC.