29 Agosto 2024

COOPERAZIONE DOGANALE UE-CINA

L’ultimo meeting del EU-China Joint Customs Cooperation Committee (JCCC), svoltosi a Shanghai, ha riaffermato l’impegno dei partecipanti a rafforzare attivamente l’efficacia dei controlli doganali e a migliorare il commercio equo e legittimo. I recenti studi della Commissione UE testimoniano l’interesse a una sana collaborazione in ambito doganale.
L’apparenza inganna, insegnavano i nostri padri. I figli del Dragone sono additati dall’opinione pubblica come la summa di tutti i possibili mali del mondo moderno, ma, poi, tutti cercano intese e accordi: del resto, qualche padre più antico, saggiamente chiosava “pecunio non olet”. L’Accordo UE-Cina sulla cooperazione doganale e mutua assistenza amministrativa è datato 2004, ben anteriore ai recenti eventi geopolitici che hanno messo il Paese asiatico in aperta contrapposizione a USA e UE; un documento di lavoro della Commissione UE evidenzia come il ruolo delle dogane si sia evoluto negli ultimi 20 anni, passando da compiti tradizionali di riscossione di dazi e tasse a un insieme più ampio di obiettivi, come la protezione della sicurezza dei confini, delle persone e dell’ambiente. Ciò, probabilmente, giustificherebbe, già di per sé, una modernizzazione dell’Accordo, anche senza considerare come, oggi, il contesto generale della cooperazione doganale UE-Cina sia radicalmente diverso: mentre nel 2004 non esistevano quasi scambi commerciali tra le due parti, nel 2024 la UE calcola di gran lunga la quota maggiore delle proprie importazioni dalla Cina (circa il 20% in valore negli ultimi anni). Nel recente incontro di Shanghai UE e Cina hanno concordato proprio una revisione dell’Accordo, riservando una particolare attenzione al mercato e-commerce.

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