20 Settembre 2021

CONTROLLI IMPORT UK, LA STORIA INFINITA

Avevamo appena scritto, la scorsa settimana, di una posizione più diplomatica assunta dalla UE nei confronti delle inadempienze della Gran Bretagna e subito il governo inglese ha pensato di prorogare ancora una volta i controlli, tanto a cuore della Commissione UE, sui beni in importazione.

L’obbligo di pre-notifica delle importazioni agroalimentari sarà introdotto il 1° gennaio 2022 (annullata la scadenza del 1° ottobre 2021); i nuovi requisiti per i certificati sanitari di esportazione saranno introdotti il 1° luglio 2022 (annullata la scadenza originaria del 1° ottobre 2021); i certificati fitosanitari e i controlli fisici sulle merci SPS ai posti di controllo alla frontiera saranno introdotti il 1° luglio 2022 (annullata la scadenza originaria del 1° gennaio 2022); il requisito delle dichiarazioni di sicurezza sulle importazioni sarà introdotto a partire dal 1° luglio 2022 (annullata la scadenza originaria del 1° gennaio 2022). Gli impatti della pandemia sulle imprese, più duraturi del previsto, sia nel Regno Unito che nell’Unione europea; le pressioni sulle catene di approvvigionamento globali, causate da un’ampia gamma di fattori, tra cui l’aumento dei costi del trasporto merci, alle quali è particolarmente sensibile il settore agroalimentare: queste le cause della proroga, decisa dal governo con uno Statement del 14 settembre, in via, ancora una volta, unilaterale, che non pregiudica l’impegno al rispetto delle nuova scadenze, ma rischia di pregiudicare definitivamente la fiducia della UE nel partner britannico. Attendiamo le (eventuali) contromisure.

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