SICUREZZA ECONOMICA MADE IN UE
La pandemia, prima, il conflitto russo-ucraino, poi, l’aumento delle tensioni geopolitiche, quale risultato, hanno evidenziato la vulnerabilità delle economie unionali. La UE deve massimizzare i benefici della sua apertura economica, riducendo i rischi derivanti da interdipendenze dannose e creando un quadro strategico comune di sicurezza sociale.
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CONCLUSI I NEGOZIATI DELL’EPA UE-KENYA
La UE e il Kenya hanno annunciato lo scorso 19 giugno la conclusione politica dei negoziati di un Economic Partnership Agreement (EPA), destinato a sostenere lo sviluppo economico del Paese africano. È il più ambizioso accordo concluso dall’Unione con un Paese in via di sviluppo, trattando di sostenibilità, tutela del clima e dell’ambiente, diritti del lavoro.
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IL RUOLO DELLE DOGANE NELLA LOTTA AL CRIMINE
La cooperazione nell’attività di contrasto in materia doganale e il suo contributo alla sicurezza interna della UE si sono evoluti nel corso degli anni e oggi, le autorità doganali sono partner fondamentali nella lotta alla criminalità transfrontaliera. Il Consiglio suggerisce una serie di indicazioni strategiche diretta a coordinare l’attività dei singoli Stati.
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UNDICESIMO ROUND DI SANZIONI CONTRO LA RUSSIA
Le implicazioni geopolitiche, economiche e finanziarie della continua guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina sono evidenti, poiché il conflitto ha sconvolto i mercati globali delle materie prime. Nonostante le tensioni interne, la parola fine sembra essere ancora lontana e la UE ha deciso di introdurre un nuovo round di misure restrittive.
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LA NUOVA VIA DEI RAPPORTI UE CON IL LATINOAMERICA
La Commissione europea ha pubblicato una comunicazione che definisce una nuova agenda per le relazioni tra la UE e l’America latina e i Caraibi; un partenariato strategico più forte e rinnovato, un maggiore impegno politico, lo sviluppo del commercio e degli investimenti, società più sostenibili, eque e interconnesse ne sono i punti cardine.
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MATERIE PRIME CRITICHE, LA PROPOSTA DEL PARLAMENTO UE
Nello scenario disegnato dal progetto Dogana 2040 un’economia più circolare favorirà una maggiore preferenza per modelli di business economici, appunto, circolari e consumi e produzioni locali. Per questo motivo, saranno movimentate più materie prime che prodotti finiti. E la loro disponibilità è un problema all’attenzione del legislatore UE.
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ADM SPIEGA LA RIFORMA DEL SISTEMA DOGANALE
La bozza di legge delega di riforma del sistema fiscale ha dettato al Governo cinque criteri direttivi specifici, necessari per un aggiornamento delle disposizioni doganali nazionali in linea con i principi disposti dal legislatore unionale. In Commissione Finanze della Camera dei Deputati, il Direttore Generale di ADM esprime il pensiero dell’Agenzia. (altro…)
UNIONE DOGANALE: LE RAGIONI DI UNA RIFORMA
“È giunto il momento di portare l’unione doganale a un livello più alto, dotandola di un quadro giuridico più solido, che ci consentirà di proteggere meglio i nostri cittadini e il nostro mercato unico. Proporrò un pacchetto coraggioso, per un approccio europeo integrato, al fine di rafforzare la gestione del rischio doganale e sostenere controlli efficaci da parte degli Stati membri” (Ursula Von der Leyen, Guidelines for the next European Commission 2019-2024).
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LA CORTE DEI CONTI UE BACCHETTA L’AEO
La Corte dei conti UE ha recentemente pubblicato un rapporto sulla gestione dell’autorizzazione AEO, definita “un solido programma doganale con potenzialità non sfruttate e un’attuazione disomogenea”, evidenziando quelle incongruenze e distorsioni applicative che la semplice osservazione dell’istituto Paese per Paese manifesta prima facie.
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UNIONE DOGANALE, IN ARRIVO LA PROPOSTA UE
La Commissione UE presenterà a breve la riforma dell’unione doganale; ad anticiparlo è stato il commissario Paolo Gentiloni, intervenuto in un’audizione alla commissione per il Mercato interno e la protezione dei consumatori del Parlamento europeo. Un pilastro del programma di riforme firmato dall’esecutivo Von der Leyen in dirittura d’arrivo?
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