SANZIONI DOGANALI, IL REPORT DELLA COMMISSIONE UE
Il legislatore unionale non ha mai voluto disciplinare direttamente l’aspetto sanzionatorio degli istituti doganali; troppo legate alle previsioni penali, le sanzioni amministrative, difficile uniformare il sentire dei diversi Paesi. Il che non vuol dire che le istituzioni europee si disinteressino di come vengano punite le violazioni al Codice doganale unionale.
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PRICE CAP SUL PETROLIO RUSSO
Il Consiglio UE ha deciso nei giorni scorsi di fissare un tetto massimo per il prezzo del petrolio greggio, degli oli di petrolio e degli oli ottenuti da minerali bituminosi (v.d. 2709) originari o esportati dalla Russia, fissandolo in $ 60,00 al barile. Il massimale, stabilito in stretta collaborazione con la Price Cap Coalition, è in vigore dallo scorso 5 dicembre.
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AGGIRARE LE SANZIONI CONTRO LA RUSSIA È REATO
L’UE ha adottato numerose misure restrittive contro la Russia (e la Bielorussia), per combattere
l’aggressione all’Ucraina; ed è preoccupazione comune quella di evitare che tali misure vengano
eluse, ad esempio, mediante false transazioni con altri Paesi, così sentita che il Consiglio ha
deliberato di qualificare tali comportamenti come “reati della UE”.
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DOPO IL PETROLIO, COLPITO L’ORO RUSSO
Il pacchetto “maintenance and alignment”, approvato ieri dal Consiglio UE e già diventato provvedimento normativo, costituisce un passo importante per ridurre la capacità della Russia di continuare e finanziare la guerra di aggressione contro l’Ucraina, andando a colpire l’esportazione del bene più significativo, dopo l’energia, ovvero l’oro. (altro…)
EMBARGO SUL PETROLIO RUSSO, MA NON SUBITO
“Il Consiglio europeo conviene che il sesto pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia riguarderà il petrolio greggio, nonché i prodotti petroliferi, forniti dalla Russia agli Stati membri, con un’eccezione temporanea per il petrolio greggio fornito mediante oleodotto”. Accontentato il buon Orban, via libera alle nuove sanzioni. (altro…)
QUANDO LE SANZIONI NON BASTANO
Otto settimane hanno trasformato la guerra da atroce nemica ad atroce compagna di viaggio, convertendo la paura dell’espansione del conflitto in Europa in paura degli equilibri post-bellici. Il tempo è sempre l’ago della bilancia. Riusciranno le armi economiche a sconfiggere la Russia? Forse, con qualche decisione coraggiosa.
NUOVO ROUND DI SANZIONI CONTRO LA RUSSIA
“Abbiamo visto tutti le immagini raccapriccianti di Bucha… Gli autori di questi crimini efferati non devono rimanere impuniti. L’UE ha deciso di formare una squadra investigativa congiunta con l’Ucraina. Il suo compito è raccogliere prove e indagare sui crimini di guerra e contro l’umanità avvenuti in Ucraina”.
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BOSNIA IN PUNIZIONE FINO AL 2024
Il Consiglio europeo ha deciso di prolungare fino al 31 marzo 2024 le misure restrittive attualmente disposte nei confronti della Bosnia Herzegovina e conseguenti all’instabilità della situazione politica che regna nel Paese, auspicando un veloce ritorno ad uno stato di diritto che consentirebbe l’annullamento delle sanzioni. (altro…)
IL DOSSIER RUSSIA AL CONSIGLIO AFFARI ESTERI UE
Si svolge oggi a Bruxelles una riunione straordinaria del Consiglio Affari Esteri del Consiglio europeo; all’ordine del giorno una discussione sul conflitto scoppiato dopo l’aggressione militare russa contro l’Ucraina il 24 febbraio 2022, l’analisi degli ultimi sviluppi del conflitto e l’esame delle possibili misure da intraprendere nell’immediato futuro.
RUSSIA, SANZIONI NO-STOP
Lo scorso 13 gennaio il Consiglio UE ha deciso di prorogare di sei mesi, fino al 1° luglio 2022, le misure restrittive attualmente destinate a specifici settori economici della Federazione russa. La decisione del Consiglio fa seguito all’ultima valutazione dello stato di attuazione degli accordi di Minsk, del 16 dicembre 2021. (altro…)