RUSSIA, MONITO DEL PARLAMENTO UE
I sistemi sanzionatori di natura economica funzionano tanto più efficacemente, quanto più è breve il periodo di applicazione; poiché, comunque, comportano un danno anche a coloro che sono chiamati ad applicarle, nel tempo generano la giustificazione “morale” alla loro violazione. Il Parlamento UE rileva, stigmatizza e richiama l’attenzione. (altro…)
L’ANALISI DEL PARLAMENTO SULLE SANZIONI UE
Le misure restrittive imposte dall’Unione Europea contro la Russia hanno riportato l’attenzione di una distratta platea sull’attuazione e l’applicazione delle politiche sanzionatorie, a differenza del processo decisionale tradizionalmente basate su un sistema decentralizzato. Il Parlamento Ue ne ha fatto l’oggetto di un recente, interessante e acritico studio. (altro…)
COME GESTIRE IL “RISCHIO PAESI TERZI”
La Commissione UE ha pubblicato una guida, indirizzata agli operatori europei, per aiutarli a identificare, valutare, comprendere ed evitare i possibili rischi di elusione delle sanzioni stabilite a carico di Paesi e soggetti terzi. Il suggerimento chiave? Una due diligence, un’analisi preventiva dei flussi. Come diceva qualcuno: elementare, Watson. (altro…)
BIELORUSSIA, SANZIONI UGUALI ALLA RUSSIA
Il Consiglio europeo ha adottato oggi ulteriori misure restrittive, quale conseguenza dell’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia e in risposta al coinvolgimento della Bielorussia nell’aggressione. Le nuove restrizioni tendono ad allineare le sanzioni applicate a Russia e Bielorussia, evitandone l’aggiramento grazie a destinazioni finali fittizie
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UNDICESIMO ROUND DI SANZIONI CONTRO LA RUSSIA
Le implicazioni geopolitiche, economiche e finanziarie della continua guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina sono evidenti, poiché il conflitto ha sconvolto i mercati globali delle materie prime. Nonostante le tensioni interne, la parola fine sembra essere ancora lontana e la UE ha deciso di introdurre un nuovo round di misure restrittive.
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RUSSIA, DECIMO ROUND DI SANZIONI
Da oltre un anno la guerra di aggressione della Russia semina morte e distruzione in Ucraina; Putin non solo sta conducendo una guerra brutale sul campo di battaglia, ma sta anche ferocemente prendendo di mira i civili e, per questo, deve pagare: concorde la posizione di Consiglio e Commissione UE. Ergo, nuovo giro di sanzioni economiche.
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SOSPENSIONE DAZIARIA NEGATA AI PRODOTTI RUSSI
Il Reg.to (UE) n. 2278/21 esonera o riduce, a far data dal 1° gennaio 2022, l’imposizione daziaria applicabile all’importazione di alcuni prodotti agricoli e industriali. Il legislatore unionale ha ritenuto di dover ora modificare le disposizioni dettate lo scorso anno, tra l’altro negando il beneficio ai prodotti originari di Russia e Bielorussia.
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PRICE CAP SUL PETROLIO RUSSO
Il Consiglio UE ha deciso nei giorni scorsi di fissare un tetto massimo per il prezzo del petrolio greggio, degli oli di petrolio e degli oli ottenuti da minerali bituminosi (v.d. 2709) originari o esportati dalla Russia, fissandolo in $ 60,00 al barile. Il massimale, stabilito in stretta collaborazione con la Price Cap Coalition, è in vigore dallo scorso 5 dicembre.
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AGGIRARE LE SANZIONI CONTRO LA RUSSIA È REATO
L’UE ha adottato numerose misure restrittive contro la Russia (e la Bielorussia), per combattere
l’aggressione all’Ucraina; ed è preoccupazione comune quella di evitare che tali misure vengano
eluse, ad esempio, mediante false transazioni con altri Paesi, così sentita che il Consiglio ha
deliberato di qualificare tali comportamenti come “reati della UE”.
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EMBARGO SUL PETROLIO RUSSO, MA NON SUBITO
“Il Consiglio europeo conviene che il sesto pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia riguarderà il petrolio greggio, nonché i prodotti petroliferi, forniti dalla Russia agli Stati membri, con un’eccezione temporanea per il petrolio greggio fornito mediante oleodotto”. Accontentato il buon Orban, via libera alle nuove sanzioni. (altro…)