Milano Design Week – L’export di arredamento italiano cresce: cose da sapere prima di approdare su mercati esteri
Si è chiuso ieri uno degli eventi chiave per il design italiano con risonanza internazionale: la Milano Design Week. Giornalisti, media e addetti ai lavori da ogni parte del globo si riuniscono a Milano per conoscere le novità più interessanti del design di casa nostra, da sempre tra i più apprezzati al mondo. I dati sul valore dell’export crescono, la direzione dei mercati cambia, la produzione e i volumi subiscono uno stop: urge conoscere l’importanza di una compliance doganale continuativa e di flussi di export ottimizzati e performanti.
LA COMPLIANCE NECESSARIA PER “FARE BENE DOGANA”
Le aziende continuano ad essere oggetto delle attenzioni del legislatore unionale: lo sono nel Codice doganale, che le eleva al rango di interlocutore privilegiato, destinatarie di benefici e agevolazioni quali mai in precedenza, in cambio di una compliance sempre più necessaria nello scenario internazionale e lo sono anche nella normativa dual use.
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RISK MANAGEMENT, QUESTIONE DI CULTURA DOGANALE
La dogana cambia, le aziende crescono, i mercati si aprono, i rischi si moltiplicano: accrescere la cultura doganale significa consapevolezza delle proprie scelte e avveduta gestione del rischio. La WCO, nel suo “Risk management compendium”, riconosce al risk management una assoluta centralità nello sviluppo di un moderno assetto istituzionale.
Il risk management è una questione di cultura doganale. Perché solo dove c’è cultura doganale troviamo una predisposizione naturale alla strategia doganale, intesa come una leva gestionale che può ridurre costi e tempi incidendo su tutte le funzioni aziendali tradizionali; la conoscenza degli strumenti doganali consente di ottimizzare i processi e di gestirne al meglio l’interazione con il ciclo aziendale. Realtà diverse, bisogni diversi, piccola e media impresa, impresa di grandi dimensioni, nazionali e multinazionali; emersione del bisogno doganale, nel primo caso, gestione del bisogno doganale, nel secondo. Strumenti: due diligence, analisi degli asset esistenti, applicazione degli istituti e dei benefici tradizionali, acquisizione della governance di processo, autorizzazione AEO. Un approccio olistico alla dogana è il viatico a una seria compliance doganale. La compliance si trasforma in uno strumento di lavoro nell’international business, capace di creare le condizioni migliori per una più veloce e moderna gestione delle transazioni commerciali; e un corretto processo aziendale di gestione del rischio favorisce il miglioramento delle performances aziendali, l’ottimizzazione dei costi di gestione del rischio e l’acquisizione di un vantaggio competitivo.