ANNO NUOVO, NUOVA BREXIT
O, meglio, Brexit completamente operativa anche nella versione UK. Termina l’applicazione a step (ma siamo sicuri?), controlli effettivi su tutte le importazioni in Gran Bretagna, sarà rivoluzione’? Forse, ma solo al di là della Manica. In ogni caso, facciamo attenzione, farsi male è un gioco da ragazzi.
Finalmente! Esclamazione, forse, da alcuni ritenuta poco opportuna, ma che sorge spontanea: se Brexit deve essere, che Brexit sia, su entrambe le sponde della manica, regole uguali, uguali doveri. E invece, no; Irlanda del Nord a parte (molto ne abbiamo scritto, ancora ne scriveremo a breve) solo dal 1° gennaio 2022 la Gran Bretagna attuerà tutti quei controlli posticipati nel corso dell’ultimo anno, ponendo fine alla rateazione dell’applicazione del Trade and Cooperation Agreement che tanti lutti addusse alla UE. Necessaria presentazione della dichiarazione di importazione ad ogni ingresso di beni in UK, stop alle dichiarazioni a posteriori; necessaria presentazione delle attestazioni di origine del fornitore per poter godere dei benefici daziari; pre-notifica dei requisiti necessari per l’importazione di beni soggetti alla normativa SPS, obbligo del codice IPFASS per la presentazione della dichiarazione doganale. Consigli per l’esportatore UE: verificare che il proprio cliente UK sia a conoscenza della normativa di prossima attuazione (non si sa mai…); verificare che il trasportatore sia a conoscenza della normativa di prossima attuazione (GVMS docet); se possibile, evitare la resa DDP e tutti in fastidi burocratici conseguenti.