PROSEGUONO I NEGOZIATI UE-SERBIA

Il prossimo 25 gennaio si svolgerà, sotto la presidenza serba, la sesta sessione del Consiglio di stabilizzazione e di associazione UE-Serbia; all’ordine del giorno le relazioni bilaterali tra le parti nel quadro del processo di stabilizzazione e un’analisi bipartisan del quadro geopolitico e doganale nei Balcani occidentali.

I Balcani, da sempre, sono un nodo centrale nello sviluppo delle trame politiche e commerciali europee, come cupi ricordi ancora vivi nella memoria di tutti testimoniano; e la Serbia, per la sua importanza storica e strategica è al centro di tali sviluppi. Ottenuto lo status di Paese candidato ad entrare nella UE nel lontano 2012, si sono aperte i round dei negoziati di adesione, mentre veniva firmato un Accodo di associazione e stabilizzazione nel 2013. Nella prima conferenza politica intergovernativa, tenutasi nel giugno dello scorso anno, è stata richiesta alla Serbia una maggiore attenzione alle riforme fondamentali, alla creazione di un orientamento politico più forte, a un maggiore dinamismo e alla prevedibilità dei processi decisionali, nonché alla normalizzazione delle relazioni con il Kosovo. Il governo serbo ha continuato a dichiarare l’integrazione europea come suo obiettivo strategico e ha ristrutturato il Ministero per l’Integrazione Europea per rispondere ai requisiti richiesti dalla UE, dando priorità alle riforme e all’agenda dello Stato di diritto nella prima metà del 2021. Pandemia, criteri politici, criteri economici, acquis della UE, assistenza preadesione, Kosovo: questo il menu dell’incontro della prossima settimana.